PERCHE' UN "BLOG"


Questo blog è un piccolo sito web, da noi gestito, in cui pubblicheremo più o meno periodicamente, come in una sorta di diario online, i nostri pensieri, opinioni, riflessioni, considerazioni ed altro.

Il solo scopo è di poter creare un ambiente all'interno del quale trovare indicazioni e prodotti che appartengono alle vecchie abitudini e usanze contadine.

E' un modo per riappropriarci delle nostre meravigliose campagne purtroppo sempre meno abitate e amate.

Grazie fin d'ora a tutti quelli che vorranno dedicare un pò del loro tempo al nostro blog.


martedì 20 settembre 2011

"IL VALORE DELLA TERRA"

La terra, risorsa limitata e l’impronta ecologica sul pianeta che si fa sempre più pesante, la preziosità della terra come strumento insostituibile per la produzione del cibo, il valore del lavoro agricolo e la corrispondenza spesso molto scarsa con il prezzo dei beni che questa attività produce, i prodotti agricoli come strumento per diffondere cultura e culture e per tramandare tradizioni.
 In questa luce ci piace pensare che si possa dare pieno sostegno ad una nuova ruralità, che rivendica ruoli e diritti senza dover implorare elemosine e concessioni.
 Bisogna conquistare tutti alla consapevolezza della centralità del settore primario, una centralità che non ha perso, come in molti hanno erroneamente pensato, nemmeno negli anni della fuga dalle campagne e che oggi si nutre di nuovi e attualissimi bisogni: cibo, salvaguardia del territorio e del suolo, energia, turismo, biodiversità, paesaggio e così via.
 Certo, non qualsiasi tipo di agricoltura: non quella dell’uso smodato e improprio della chimica che avvelena, o dell’agricoltura della successione monoculturale che impoverisce i terreni e diffonde parassiti e patologie.
 Su questi temi deve affermarsi anche negli agricoltori una nuova consapevolezza della funzione che essi svolgono e della responsabilità che portano nei confronti dei consumatori. Verso i consumatori va invece promossa la percezione corretta della distintività dei prodotti di qualità e la consapevolezza del loro valore e del patrimonio unico di cui dispone il nostro Paese. Solo così ci può essere una disponibilità sempre più ampia a pagare quel differenziale di prezzo che è necessario per avere alimenti sani, buoni e identificabili.

Nessun commento:

Posta un commento