PERCHE' UN "BLOG"


Questo blog è un piccolo sito web, da noi gestito, in cui pubblicheremo più o meno periodicamente, come in una sorta di diario online, i nostri pensieri, opinioni, riflessioni, considerazioni ed altro.

Il solo scopo è di poter creare un ambiente all'interno del quale trovare indicazioni e prodotti che appartengono alle vecchie abitudini e usanze contadine.

E' un modo per riappropriarci delle nostre meravigliose campagne purtroppo sempre meno abitate e amate.

Grazie fin d'ora a tutti quelli che vorranno dedicare un pò del loro tempo al nostro blog.


martedì 28 maggio 2013

"APICOLTURA URBANA"

L'apicoltura ha rappresentato, fin dai tempi più antichi, una grande risorsa per l'umanità ed è un settore professionale che ha subito una forte espansione negli ultimi anni; attualmente occupa una posizione di rilievo, sia per quanto riguarda la sola vendita dei prodotti apistici, sia per le produzioni agricole che discendono dall'importante lavoro che l'ape svolge per l'impollinazione delle colture agrarie. Non bisogna peraltro dimenticare il fondamentale ruolo dell'ape per l'impollinazione delle piante spontanee. Tale ruolo, benché non facilmente quantificabile dal punto di vista economico, è essenziale per il mantenimenti della biodiversità vegetale e degli equilibri ambientali. L'ape, oltre a svolgere un'azione diretta sull'ambiente, può essere impiegata efficacemente come indicatore biologico dello stato di inquinamento di una determinato territorio (Celli, 1994, Porrini, 2003). In Italia l'attività apistica è diffusa principalmente nelle zone agricole, mentre, in diverse parti del mondo, viene praticata anche in ambiente urbano. Sono davvero tanti i luoghi sorprendentemente dedicati a questa pratica: dai balconi di Londra alla cima dei grattacieli di New York. A Parigi, l'artista e apicoltore Oliver Darnè ha pensato di assecondare la sua passione per le api installando le arnie un po' in tutta la città e producendo il "miel Beton": ad ogni quartiere corrisponde un miele unico il cui sapore è legato all'ambiente circostante e al modo di vita degli abitanti.

Aspromiele è oggi capofila di un innovativo progetto di apicoltura urbana che coinvolge diverse realtà del settore con l'obiettivo di:

  • Salvaguardare le api, offrendo un ambiente diverso di nidificazione
  • Conservare la biodiversità vegetale (e animale) in città
  • Produrre mieli urbani
  • Collocare stazioni di monitoraggio ambinetale
  • Svolgere attività didattiche per diffondere le conoscenze apistiche
  • Offrire, anche se ovviamente limitate dagli esigui spazi disponibili, nuove opportunità di lavoro

lunedì 20 maggio 2013

"PERCHE' BIO"



Forse non tutti sanno che esiste il miele biologico, molti altri lo conoscono ma sono scettici, come si fà a fare miele biologico? Non si può certo controllare dove vanno le api… Queste le obiezioni più comuni.
Principali differenze tra miele biologico e miele convenzionale
Le api di solito bottinano nel raggio di 1 km dagli alveari, nel caso di metodo biologico, non vi devono essere nel raggio di 3 km dalla posizione degli alveari, discariche, strade ad alta percorrenza, impianti industriali, frutteti specializzati o colture estensive.
Altro importante elemento nella produzione di miele biologico sono i trattamenti; Il metodo biologico non consente trattamenti con antibiotici, antiparassitari e con qualsiasi altro prodotto che lasci residui nel miele o nella cera. La cera che viene introdotta nel nido, deve essere esente da residui. Essendo un conservante, tutti i trattamenti effettuati con prodotti chimici rimangono nella cera per decine di anni. Per questo motivo, la cera utilizzata in regime di agricoltura biologica deve essere certificata da analisi chimiche che ne garantiscano l’assenza da residui chimici. Il miele biologico, inoltre, non prevede la microfiltrazione, miscelazione nè pastorizzazione, pratica quest’ultima, che evita la cristallizzazione del miele che denatura tutti gli enzimi, vitamine, proteine e di conseguenza tutto ciò che di salutare ha il miele!

"UN MESE STUPENDO"

Maggio

Mese di raccolto dappertutto!
Fare attenzione al melario, prima che sia completamente pieno aggiungetene uno nuovo subito sopra il nido, cioé sotto quello messo per primo.
Appena opercolato smielate l’ottima robinia affinché non vi si aggiunga nettare di altri fiori.
I telaini non opercolati non vanno smielati, ma riuniti in uno o più melari e dati ancora in custodia a una o più famiglie forti, saranno smielati dopo l’opercolatura.
Controllare gli sciami e sostituire le regine vecchie o difettose. Nutrire con sciroppo se il tempo decorre cattivo.
Fiorisce l’acacia, il tamerice, il pitosporo, il cisto, il tarassaco, la lupinella, il timo, la facelia.
Si riparte!