PERCHE' UN "BLOG"


Questo blog è un piccolo sito web, da noi gestito, in cui pubblicheremo più o meno periodicamente, come in una sorta di diario online, i nostri pensieri, opinioni, riflessioni, considerazioni ed altro.

Il solo scopo è di poter creare un ambiente all'interno del quale trovare indicazioni e prodotti che appartengono alle vecchie abitudini e usanze contadine.

E' un modo per riappropriarci delle nostre meravigliose campagne purtroppo sempre meno abitate e amate.

Grazie fin d'ora a tutti quelli che vorranno dedicare un pò del loro tempo al nostro blog.


giovedì 18 aprile 2013

"MITI E LEGGENDE DELL'APPENNINO"

Sasso San Zenobi e Sasso della Mantesca (o del Diavolo).

Mentre il primo - sasso di San Zenobi - pur se pesantemente inciso dagli agenti atmosferici è praticamente integro, il secondo - sasso della Mantesca - risulta spezzato.
Secondo la leggenda Zenobi, vescovo di Firenze nel IV secolo, percorreva l'appennino convertendone gli abitanti al Cristianesimo.
Il Diavolo infuriato lo incontrò sulla via Romana mentre raccoglieva adepti e lo sfidò.
Chi avesse raggiunto la cima del monte per primo portando sulle spalle un enorme masso avrebbe vinto la sfida e, dimostrata la sua superiorità, avrebbe regnato su quelle terre.
Detto questo il Diavolo si caricò sulle spalle un masso di dimensioni enormi e iniziò a correre su per la montagna.
A Zenobi non restò altro da fare che accettare la sfida, e raccomandandosi a Dio si fece il segno della croce e si caricò anch'esso sulle spalle un enorme masso.
Il segno della croce tolse le forze al Diavolo che iniziò a barcollare, mentre Zenobi procedeva spedito portando il suo sasso sulla punta del mignolo.
Quando Zenobi riuscì a sorpassare il Diavolo, questi fu quasi schiacciato dal suo sasso e per non morirvi sotto fu costretto a gettarlo.
Il sasso cadde nei pressi della Mantegna si ruppe.
Indignato per la sconfitta il Diavolo sparì poi fra le fiamme.
Zenobi continuò il suo camminò assieme al popolo fino a raggiungere la cima della salita e qui posò il suo sasso ancora integro, convertendo così a Cristo tutta la gente della montagna.               
  Sono due formazioni ofiolitiche che si trovano la prima nei pressi del Giogo Scarperia, ai margini della strada che proviene da Castel San Pietro, e la seconda pochi chilometri più a valle, sul versante opposto all'abitato di Piancaldoli.