PERCHE' UN "BLOG"


Questo blog è un piccolo sito web, da noi gestito, in cui pubblicheremo più o meno periodicamente, come in una sorta di diario online, i nostri pensieri, opinioni, riflessioni, considerazioni ed altro.

Il solo scopo è di poter creare un ambiente all'interno del quale trovare indicazioni e prodotti che appartengono alle vecchie abitudini e usanze contadine.

E' un modo per riappropriarci delle nostre meravigliose campagne purtroppo sempre meno abitate e amate.

Grazie fin d'ora a tutti quelli che vorranno dedicare un pò del loro tempo al nostro blog.


mercoledì 2 luglio 2014

"SAN MAMANTE SI PREPARA ALLA FESTA"

Nella piccola frazione di Sassonero, posta nell’alta valle del Sillaro, si svolge ancora oggi fin dai tempi più lontani, la festa in onore di S. Mamante.
Nei secoli passati questa frazione poteva vantare nel proprio territorio 3 distinte chiese: S. Pietro posta vicino all’enorme ofiolite che ha dato il nome alla zona, Santa Maria della Villa e la chiesa di San Mamante....
Oggi San Pietro non esiste più così come l’adiacente castello, Santa Maria è rimasta come unica chiesa (intitolata a San Pietro in Santa Maria della Villa) e San Mamante è stato ridotto ad oratorio già dall‘800, epoca a cui si può far risalire l’attuale aspetto. Il suggestivo contesto naturale, fatto di silenzi e brulle colline fa da scenario, ogni metà di agosto, alla semplice ma sentita festa di S. Mamante.

San Mama (più conosciuto come San Mamante e nel bolognese come San Mamolo) nacque in Oriente nel III° secolo d.C. Rimasto orfano dei genitori perseguitati per la loro fede cristiana, fu cresciuto da una donna che gli diede il nome di Mama vista l’abitudine del bimbo di chiamarla in quel modo. Giovanissimo iniziò a predicare la fede cristiana e per sfuggire alle persecuzioni si ritirò tra i monti predicando alle belve che, secondo la tradizione, ben presto divennero mansuete sino a fornirgli il loro latte per farlo sopravvivere. A causa della sua fede fu però catturato e condannato a morte tramite il martirio. In Occidente è il patrono delle nutrici per via del nome e perché nutrito dal latte delle bestie ammansite.

A Sassonero la festa di S. Mamante si svolge immutata da decenni: la vigilia della solennità la statua del santo viene portata dalla chiesa di Santa Maria sino all’oratorio a lui dedicato, dove vi rimane fino alla domenica successiva (potendovi così rimanere due soli giorni se il 17 agosto cade di sabato o una settimana intera se il 17 cade di domenica). Qui, per tutti i giorni della festa, si svolgono funzioni religiose che radunano numerose persone. Il giorno dedicato al santo, 17 agosto appunto, la solenne celebrazione liturgica è connotata da una processione e da una particolare benedizione impartita ai bambini, proprio a memoria del martirio del santo avvenuto in giovane età.

In passato la festa era molto conosciuta e richiamava sul luogo numerose persone anche dai luoghi più distanti.

Una religiosità molto diffusa ed i pochi momenti di svago di una vita dura condotta negli isolati casolari, trasformavano anche le feste più semplici in incontri a cui non mancare anche a costo di percorrere numerosi chilometri a piedi. Ed ancora oggi, nonostante il periodo in cui cade la solennità sia dedicato alle ferie, molte sono le persone che la festa richiama: chi per devozione, chi per ritornare sui luoghi d’infanzia, chi per trascorrere alcune ore nella natura.

La frazione di Sassonero è raggiungibile da Bisano oppure dalla Strada Provinciale Sillaro da percorrere in direzione Sassoleone. L’oratorio è posto in via san Mamolo, trasversale di via Sillaro.
 
A presto!