PERCHE' UN "BLOG"


Questo blog è un piccolo sito web, da noi gestito, in cui pubblicheremo più o meno periodicamente, come in una sorta di diario online, i nostri pensieri, opinioni, riflessioni, considerazioni ed altro.

Il solo scopo è di poter creare un ambiente all'interno del quale trovare indicazioni e prodotti che appartengono alle vecchie abitudini e usanze contadine.

E' un modo per riappropriarci delle nostre meravigliose campagne purtroppo sempre meno abitate e amate.

Grazie fin d'ora a tutti quelli che vorranno dedicare un pò del loro tempo al nostro blog.


giovedì 29 settembre 2011

UNA RAZZA ADATTA ALLA NOSTRA TERRA

Il bovino romagnolo è, se non il più antico, sicuramente il più selvatico tra le razze.
La struttura solida, gli arti corti e robusti sono la prova evidente dell’impiego di tale razza come animale da lavoro. Utilizzo durato sino a tutta la prima metà del ‘900.
La pelle spessa e la forte struttura scheletrica lo hanno reso altresì un animale molto rustico e adattabile alle più estreme condizioni ambientali. La loro predisposizione antica al lavoro li ha resi grandi camminatori e quindi grandi pascolatori, perfettamente idonei alla trasformazione di razioni grossolane.
Come tutti gli animali adattabili a climi rigidi, i bovini romagnoli sono predisposti all’accumulo di grasso sottocutaneo, considerato dagli esperti, come la miglior protezione delle carni durante le fasi di frollatura.
Non va dimenticato il prestigioso riconoscimento avvenuto nel lontano 1900 alla mostra Internazionale di Parigi, attribuito alla razza romagnola come la miglior razza da carne.

lunedì 26 settembre 2011

Promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro.

Anche qui, dopo le prime incertezze, segue un'ottima reazione del territorio. Oltre a contribuire a risolvere il problema dell'assenza cronica di posti negli asili, il progetto diventa oggetto di attenzione da parte sia della Regione che del Governo nazionale, che lo cita espressamente in un documento del 2008 come miglior pratica per la diversificazione delle attività delle aziende agricole e per la partecipazione delle imprenditrici al mercato del lavoro.
propone un progetto ancora più ambizioso alla Coldiretti e inaugura un agriasilo all'interno della propria struttura. A differenza del nido, l'agriasilo amplia la partecipazione ai bambini da 0 a 6 anni e propone maggiore continuità didattica. Coinvolgendo l'imprenditoria femminile, il progetto può avvalersi dei Fondi europei per la Promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro.

martedì 20 settembre 2011

"IL VALORE DELLA TERRA"

La terra, risorsa limitata e l’impronta ecologica sul pianeta che si fa sempre più pesante, la preziosità della terra come strumento insostituibile per la produzione del cibo, il valore del lavoro agricolo e la corrispondenza spesso molto scarsa con il prezzo dei beni che questa attività produce, i prodotti agricoli come strumento per diffondere cultura e culture e per tramandare tradizioni.
 In questa luce ci piace pensare che si possa dare pieno sostegno ad una nuova ruralità, che rivendica ruoli e diritti senza dover implorare elemosine e concessioni.
 Bisogna conquistare tutti alla consapevolezza della centralità del settore primario, una centralità che non ha perso, come in molti hanno erroneamente pensato, nemmeno negli anni della fuga dalle campagne e che oggi si nutre di nuovi e attualissimi bisogni: cibo, salvaguardia del territorio e del suolo, energia, turismo, biodiversità, paesaggio e così via.
 Certo, non qualsiasi tipo di agricoltura: non quella dell’uso smodato e improprio della chimica che avvelena, o dell’agricoltura della successione monoculturale che impoverisce i terreni e diffonde parassiti e patologie.
 Su questi temi deve affermarsi anche negli agricoltori una nuova consapevolezza della funzione che essi svolgono e della responsabilità che portano nei confronti dei consumatori. Verso i consumatori va invece promossa la percezione corretta della distintività dei prodotti di qualità e la consapevolezza del loro valore e del patrimonio unico di cui dispone il nostro Paese. Solo così ci può essere una disponibilità sempre più ampia a pagare quel differenziale di prezzo che è necessario per avere alimenti sani, buoni e identificabili.

lunedì 19 settembre 2011

Il Castagno o "L'ALBERO DEL PANE"

I castagneti da frutto furono impiantati sugli Appennini durante il Medioevo, diventando immediatamente così importanti nell'alimentazione della popolazione locale, che il castagno veniva chiamato "l'albero del pane".

Marroni e castagne erano fonte di sostentamento, ma anche di ricchezza. Si pensi che per salvaguardare l'economia locale, nel 1694 fu pubblicato un editto che imponeva l'impianto di nuovi esemplari per ogni albero abbattuto. L'economia locale continua a ruotare attorno al castagno: nel 1885 i castagneti ricoprivano il 40% del terreno . Oggi i marroni rappresentano una specialità culinaria, che abbina l'ottima qualità del prodotto al piacere di assaporare il gusto della tradizione.

LA NOSTRA PRODUZIONE (Contattaci per informazioni)



 MIELE D'ACACIA
(Robinia)
Robinia pseudoacacia

Viene prodotto un po' in tutta Italia, nelle zone collinari, ma le Prealpi possono essere considerate la zona più tipica di provenienza.
Colore: molto chiaro, tra i più chiari in assoluto.
Cristallizzazione: assente.
Odore: molto leggero.
Sapore: molto delicato, ricorda leggermente il profumo dei fiori, vanigliato.
Usi: come miele da tavola e come dolcificante naturale


MIELE DI CASTAGNO
Castanea sativa

Si produce in tutta l'Italia, dalle Alpi alla Sicilia, nelle zone di media montagna.
Colore: da ambrato a quasi nero, secondo le zone di produzione.
Cristallizzazione: in genere assente o a grossi cristalli.
Odore: forte e penetrante.
Sapore: simile all'odore, pungente all'inizio, poi più o meno fortemente amaro a seconda dell'origine.
Usi: come miele da tavola.


MIELE DI MELATA
di Metcalfa pruinosa

Metcalfa pruinosa è un insetto di origine americana recentemente introdotto nel nostro Paese e diffusosi soprattutto nell'Italia nord-orientale. Attacca molte piante diverse sia spontanee che coltivate e produce un'abbondante melata, raccolta dalle api che ne fanno un miele molto particolare.
Colore: molto scuro, quasi nero.
Cristallizzazione: in genere assente.
Odore: vegetale, di verdura cotta, di marmellata di pomodori verdi.
Sapore: decisamente meno dolce e stucchevole dei mieli di nettare, a volte leggermente salato, di malto, di verdura cotta, di prugne secche.
                                        Usi: come miele da tavola.


MIELE DI ERBA MEDICA
Medicago sativa

Viene prodotto prevalentemente in Pianura Padana.
Colore: da chiaro ad ambrato.
Cristallizzazione: cristallizza in alcuni mesi, non raramente con cristalli grossi.
Odore: medio, penetrante, di cera e di vino.
Sapore: piuttosto acido, con una nota vegetale.
Usi: è un miele corposo, adatto da tavola e da pasticceria

venerdì 16 settembre 2011

Milele di Sulla "News"

MIELE DI SULLAHedysarum coronarium
La sulla è una pianta foraggiera caratteristica dei terreni argillosi della regione mediterranea; fiorisce verso la fine della primavera con un bel fiore rosso
Il miele di Sulla contiene fruttosio di alta qualità e grandi quantiotà di oligoelementi (magnesio, rame, zinco, ferro, manganese, zinco) è il miele migliore per lo sport.

Proprietà: Diuretico, corroborante. Ricco di vitamina A,B,C. Disintossicante del fegato. Ottimo regolatore dell'intestino.
Consistenza: Liquido, ma cristallizza dopo pochi mesi.
Colore: chiaro, fino a quasi bianco.
Profumo: Molto tenue, floreale, leggermente di fieno.
Sapore: Delicato con una gradevole nota caratteristica vegetale.
E' possibile prenotare la produzione 2012.

Ciao mondo! In arrivo L'AGRIASILO!

Più di tre genitori su quattro (78%) sognano di far crescere i propri figli in un agriasilo, un ambiente semplice, familiare e naturale.
Realtà nata negli ultimi anni, gli agriasilo si basano su un'idea semplice: far crescere i bambini in un ambiente ricco di stimoli e a contatto con la natura. Un ambiente naturale e familiare, dove giocare all'aria aperta, con piante e animali come "amici" da scoprire e da conoscere, per allargare l'orizzonte sensoriale e la sensibilità verso il mondo esterno.
Quasi cento le iniziative in cantiere, soprattutto in Veneto, Piemonte, Trentino e Friuli. Dopo il primo fortunato progetto, promosso dalla Coldiretti di Torino, stanno nascendo un po' in tutta Italia queste strutture per i più piccoli, che fanno bene alle famiglie e agli agricoltori. Gli agriasili sono dei veri e propri nidi attrezzati all'interno di fattorie e aziende agricole: un modo per aiutare chi vive in campagna a trovare un luogo dove lasciare i figli mentre si lavora, ma anche un'occasione per chi vive in città di far godere ai propri piccoli le gioie della natura.
L'agriasilo, insomma, piace a tutti. Perché permette ai bambini di vivere all'aria aperta, stimolare il loro senso di avventura e la loro fantasia e mangiare cibi sani e genuini, preparati con i prodotti dell'orto. Il tutto imparando a rispettare l'ambiente e i cicli della natura. Una valida alternativa "bio" ai servizi per l'infanzia delle città.
Gli agriasilo rappresentano anche una concreta opportunità imprenditoriale. Così come le fattorie didattiche, ormai presenti in ogni parte d'Italia, sono un'ulteriore conferma di come l'agricoltura possa contribuire a non perdere quel patrimonio di tradizioni e memorie legate alla campagna.

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