PERCHE' UN "BLOG"


Questo blog è un piccolo sito web, da noi gestito, in cui pubblicheremo più o meno periodicamente, come in una sorta di diario online, i nostri pensieri, opinioni, riflessioni, considerazioni ed altro.

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E' un modo per riappropriarci delle nostre meravigliose campagne purtroppo sempre meno abitate e amate.

Grazie fin d'ora a tutti quelli che vorranno dedicare un pò del loro tempo al nostro blog.


domenica 26 gennaio 2014

"COSA FANNO LE API IN INVERNO........ IL GLOMERE!"


Fa freddo in questi giorni.

Molto spesso la gente mi chiede cosa facciano le api in questo periodo.

Le temperature si aggirano intorno ai 2/4°. Cosa fanno le api con temperature così rigide?

Tra tutti gli imenotteri le api sono tra i pochi a sopravvivere all’inverno a differenza di altre specie che vanno in letargo. Difatti anche in inverno con le belle giornate e con temperature di circa 12° le api riescono ad effettuare piccole perlustrazioni, in genere nelle ore centrali e quindi più calde della giornata.

Ma come riesce un insetto così piccolo e “fragile” a resistere ai rigori invernali? In giro circola qualche rivista scientifica in cui è stato dimostrato che una famiglia di api riuscirebbe a sopportare temperature anche di -20° per circa una 15ina di giorni consecutivi. E’ chiaro che in zone molto proibitive le api non hanno motivo di esistere; pensiamo ad esempio ai circoli polari.

L’ape è come molti altri insetti, la formica, le termiti…, un insetto sociale, un essere che preso come singolo esemplare non riuscirebbe a sopravvivere, ma che insieme ai suoi simili riesce a superare degli incredibili ostacoli.

Il glomere appunto è uno stratagemma che l’ape -la quale in effetti si è evoluta in milioni di anni- ha adottato per superare i rigori invernali. Un sistema efficace per contrastare il freddo e per permettere all’intera famiglia di superare il lungo inverno.

Il tutto comincia nel periodo autunnale: la regina prima di prendersi il meritato riposo della “pausa natalizia”, depone delle uova particolari. La covata autunnale è una covata speciale perchè da questa nasceranno delle api che dovranno sopravvivere molto più a lungo delle api che nascono nel periodo primaverile/estivo.
La vita media di un’ape primaverile (intesa come insetto adulto dopo lo sfarfallamento) infatti si aggira intorno al mese di vita, al massimo 40 giorni.
Le api che nascono in autunno sono delle “super api”; esse devono resistere fino a marzo quindi sono api che avranno una vita media di 5/6 mesi.
Questo ovviamente non basta! Per poter garantire la vivibilità della colonia le api devono raggiungere una temperatura all’interno dell’arnia di circa 21°. Ed ecco come si forma il glomere: immaginiamo una palla elastica. Più la temperatura aumenta più la palla aumenta il suo volume, più la temperatura diminuisce più essa riduce le sue dimensioni.

Il glomere formato dalla api funziona esattamente così. Tramite i muscoli pettorali che vibrano gli imenotteri sprigionano il calore che permette loro di sopravvivere. Più fa freddo più le api si stringono le une alle altre e viceversa. Inoltre le api esterne in questa “palla di api” daranno il cambio a quelle più interne e così via; al centro sempre lei la regina.
Tramite il meccanismo della trofallassi le api inoltre riescono a scambiare tramite le loro ligule il miele che servirà loro come carburante per far vibrare i muscoli pettorali.

Lo stesso accade per le colonie di pinguini che devono sopportare temperature anche di -50°.

E’ un esempio di come insieme  ai suoi simili l’individuo possa sopravvivere in condizioni assolutamente proibitive.

Le api  molto, ma molto prima dell’uomo, milioni di anni fa avevano capito che l’unione fa la forza!