PERCHE' UN "BLOG"


Questo blog è un piccolo sito web, da noi gestito, in cui pubblicheremo più o meno periodicamente, come in una sorta di diario online, i nostri pensieri, opinioni, riflessioni, considerazioni ed altro.

Il solo scopo è di poter creare un ambiente all'interno del quale trovare indicazioni e prodotti che appartengono alle vecchie abitudini e usanze contadine.

E' un modo per riappropriarci delle nostre meravigliose campagne purtroppo sempre meno abitate e amate.

Grazie fin d'ora a tutti quelli che vorranno dedicare un pò del loro tempo al nostro blog.


lunedì 24 giugno 2013

"RIVAROSSA IN FESTA"

La produzione dell'Apicoltura Rivarossa si allarga. Ecco un nuovo miracolo "Il miele di Ailanto". L'ailanto (Ailanthus Altissima della famiglia delle Simaroubacee) è stato importato nel XVIII secolo dall'Asia orientale (Cina e Corea del Nord), per un tentativo di allevamento del lepidottero Philosamia cynthia, originario dell'estremo Oriente per la produzione della seta. Viene anche chiamato l'albero che arriva al cielo o l'albero del Paradiso, per la grande altezza che può raggiungere nelle isole Molucche (oceano Indiano), luogo originario di questa pianta. Può essere considerato una pianta ornamentale, ma è anche molto temuto come infestante, tanto che in Svizzera, è stato inserito nella lista delle piante esotiche invasive dalla commissione per la conservazione delle piante selvatiche. Si inselvatichisce facilmente, in particolare nelle zone periurbane, bordi stradali, stazioni e linee ferroviarie, zone industriali, ruderi, muri, aiole, margini forestali, prati naturali, arrivando agli 80 metri di altezza. Può provocare danni sia alle costruzioni, sia agli ambienti naturali e alla vegetazione indigena, creando ombra e invadendo il suolo con le radici, da cui può ricacciare abbondantemente, mentre i semi alati possono volare sul lunghe distanze. Tollera la presenza di sale nel suolo, la siccità  e l'inquinamento atmosferico.
Fiorisce in giugno.
Si possono avere delle produzioni monofloreali in tutta Italia. Ogni anno di più il miele di ailanto influenza le caratteristiche di molti mieli millefiori estivi, e può anche alterare quelle di mieli come l'acacia (a cui è immediatamente successivo come fioritura) o il tiglio (contemporaneo).

Caratteristiche organolettiche: Colore ambra quando è liquido, ambra chiaro quando è cristallizzato, odore e aroma di media intensità , cristallizza spontaneamente pochi mesi dopo il raccolto.
Alcune parole o espressioni usate per descrivere l'odore: leggermente fruttato, di funghi freschi
Alcune parole o espressioni usate per descrivere il gusto/aroma: fruttato, di latte di fico,di uva moscata, di thè alla pesca (retrogusto).

Per il suo gusto decisamente fruttato e per la sua caratteristica avvolgente, il miele di ailanto si sposa molto bene con macedonie e gelati con la frutta o alla frutta, riuscendo ad armonizzare anche una varietà  di sapori diversi.