PERCHE' UN "BLOG"


Questo blog è un piccolo sito web, da noi gestito, in cui pubblicheremo più o meno periodicamente, come in una sorta di diario online, i nostri pensieri, opinioni, riflessioni, considerazioni ed altro.

Il solo scopo è di poter creare un ambiente all'interno del quale trovare indicazioni e prodotti che appartengono alle vecchie abitudini e usanze contadine.

E' un modo per riappropriarci delle nostre meravigliose campagne purtroppo sempre meno abitate e amate.

Grazie fin d'ora a tutti quelli che vorranno dedicare un pò del loro tempo al nostro blog.


giovedì 24 gennaio 2019

L'ALTA VIA DEI PARCHI "CAMMINI D'EUROPA"


L'Alta Via dei Parchi parte da Berceto, nei pressi del Passo della Cisa, in Provincia di Parma, e arriva fino alla rupe della Verna, protesa sul Casentino per poi raggiungere l'eremo sul Monte Carpegna, nel Parco del Sasso Simone e Simoncello.
Decidiamo di percorrere il tratto che dal Sasso di San Zenobi porta prima a LE SELVE poi a TOSSIGNANO. Partiamo dal Fondo Rivarossa e risaliamo il bosco passando per Cà Del Monte e raggiungiamo i Casoni. Procediamo poi in direzione della Raticosa fino a raggiungere il Sasso.
DISLIVELLO: +700 m / -930 m - LUNGHEZZA: 23,9 km

Facile tappa collinare che percorre prevalentemente stradine secondarie; il lungo tratto in cresta è molto panoramico. Si scende attraverso castagneti da frutto curati come giardini a Castel del Rio toccando i pochi ruderi del Castellaccio, la fortezza medievale che ha dato il nome al paese.

Nella parte bassa del borgo si attraversa il fiume Santerno sul ponte degli Alidosi, poderoso manufatto quattrocentesco ad arcata unica ancora perfettamente conservato. Sul lato destro del fiume inizia la salita che porta nei pressi del M. Carnevale, cima poco marcata della dorsale che separa le valli del Santerno e del Senio. Si prosegue con modesti saliscendi lungo la sterrata in direzione della pianura, mantenendosi sempre nei pressi della cresta fra boschetti di querce e stratificazioni arenacee culminanti nell’eccezionale punto panoramico di M. Battaglia.

Da qui la Vena del Gesso si rivela in tutta la sua estensione; la cima è sormontata dai resti di una torre medievale e da monumenti e lapidi che ricordano i sanguinosi combattimenti dell’autunno 1944. La strada scende fra rimboschimenti fino al Passo del Pruno, dove si incrocia la Strada della Lavanda che si segue verso Fontanelice per un breve ratto, voltando poi a destra sulla larga dorsale che delimita la piccola ma suggestiva valle del Rio Sgarba.

La discesa è una comoda passeggiata fra i frutteti e le vigne, con splendide vedute sulle falesie di gesso e sul castagneto di Campiuno; infine si arriva a Tossignano, antico borgo che si sviluppa su una rupe gessosa attorno ai ruderi della rocca.
Che dire ancora una volta restiamo colpiti dalla bellezza del nostro Appennino.

Nessun commento:

Posta un commento