La produzione complessiva è stata influenzata negativamente dal
ridotto numero di alveari arrivati alla produzione, in seguito
alle elevate perdite di colonie nel periodo autunno-invernale e dallo scarso
numero di famiglie “pronte”.
Poi, com’è noto, la stagione non ha aiutato:piogge, temperature notturne troppo basse, sciamature numerose e anomale per modalità. I giorni di buon raccolto (con temperature adeguate) sono stati pochi e concentrati sulla prima fioritura; in generale si può dire che in alcune zone di pianura e appenniniche si è conseguita una produzione media; peggio è andata negli areali prealpini e più settentrionali, dove le fioritura è più ritardata, causa il ritorno di freddo; solo la combinazione di famiglie molto forti e condizioni meteo/fenologiche favorevoli ha consentito, per areali molto limitati, produzioni significative.
Le prime smielature segnalano un miele piuttosto alto di umidità (poco sotto 18%) e con una presenza importante di nettare di altre essenze (miele carico di colore e “sapido”): in effetti in alcune zone si è prodotto qualche kg di tarassaco o millefiori primaverile.
Avanti con le prossime fioriture!
Nessun commento:
Posta un commento