PERCHE' UN "BLOG"


Questo blog è un piccolo sito web, da noi gestito, in cui pubblicheremo più o meno periodicamente, come in una sorta di diario online, i nostri pensieri, opinioni, riflessioni, considerazioni ed altro.

Il solo scopo è di poter creare un ambiente all'interno del quale trovare indicazioni e prodotti che appartengono alle vecchie abitudini e usanze contadine.

E' un modo per riappropriarci delle nostre meravigliose campagne purtroppo sempre meno abitate e amate.

Grazie fin d'ora a tutti quelli che vorranno dedicare un pò del loro tempo al nostro blog.


mercoledì 21 marzo 2012

"L'APE VA IN CITTA'"

Da sempre Luis Vuitton è simbolo di lusso , stile e ricchezza: le sue borse sono un must have per tutti i fashion addict e  la sua boutique a Parigi in Rue du Pont Neuf è uno dei luoghi per eccellenza dello shopping, tanto da dare addirittura il nome a una borsa della Maison;  e proprio dai tetti della storica sede arriva il più recente pezzo della collezione della Casa francese, il nettare degli dei: il miele.

Miele Louis Vitton
Miele Louis VuittonDue anni fa l’apicoltore Nicolas Geant  propone  la messa a dimora di diversi alveari sui tetti della LVMH; forte del successo avuto con un’operazione gemella effettuata sui tetti del Grand Palais, dove 140.000 api  operaie producono il pregiato miele millefiori Grand Palais, Geant ha avuto parere positivo, l’operazione è partita e il risultato è arrivato all’inizio di questa estate: 75 chili di miele, ovvero 500 vasetti contenenti lo squisito nettare chiamato Belle jardiniere (dal nome di uno storico negozio della zona). I pregiati vasetti non sono in vendita bensì vengono donati a ospiti e collaboratori della Maison francese. L’operazione eco-chic firmata Vuitton riporta l’attenzione sul problema della moria delle api a causa dei neonicotinoidi e sul dibattito scientifico, e conseguentemente legislativo, sui fitofarmaci impiegati in agricoltura, particolarmente infuocato negli ultimi tempi.

Louis Vitton Arnie
Louis Vitton ArnieLe arnie cittadine sui tetti della LVMH e su quelle del Grand Palais non sono però le prime, e speriamo nemmeno le ultime: la stessa Parigi ospita colonie anche sui tetti del Giardino del Lussemburgo e su quelli dell’Opéra Garnie e i cosiddetti “beekeepers”, di cui Nicolas Geant è l’esponente più famoso, operano già da tempo sui tetti delle metropoli mondiali: non solo Parigi quindi ma anche New York, Londra, Berlino, Hon Kong, Roma. Nella capitale, a Villa Wolkonsky, sede dell’Ambasciata britannica, sono ospitati due alveari le cui api, in ottima salute, nutrono e impollinano gli alberi da frutto dello splendido giardino della villa. La colonia inglese a Roma è figlia di quella che Inghilterra sta diventando un’abitudine, ovvero le api da città, ospitate in terrazzi, balconi e giardini. Moda eco-radicalchic o fuga dalla campagna? Noi che vogliamo essere ottimisti speriamo rappresenti una doppia presa di coscienza: che l’ape è una sentinella dell’ambiente e, proprio per questo, il suo ecosistema naturale, dove è possibile, deve essere la campagna, ma che è comunque positivo che produrre miele “faccia tendenza” e se quello del Grand Palais è brutto, pensiamo al miele di lavanda di Provenza, all’agrumi di Sicilia, all’acacia delle Prealpi e via elencando.

 C’est plus facile: ci pensano le api, basta non ucciderle con “molecole malate” che prima o poi avvelenerebbero anche noi.

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