La facelia tanacetifolia è una pianta annuale con portamento eretto che raggiunge un metro di altezza. Pianta mellifera, il fiore produce polline e nettare di alta qualità molto attraente per le api.Ottima per il sovescio, in quanto rilascia cede al terreno grandi quantità di azoto. Ha anche un'azione di controllo delle infestanti grazi al rilascio di particolari sostanze chimiche. Semina primaverile e a fine estate. Nella prima si ottiene una maggiore fioritura (dopo 60 giorni circa dalla semina) che dura oltre un mese. La seconda, pur avendo una buona fioritura, è più adatta per il sovescio. I semi di facelia non germinano se rimangono in superficie, pertanto occorre interrarli a 3-4 cm circa.Dosi consigliate: 10-13 kg per ettaro per il sovescio, 8-10Kg per il nettare tenendo presente che con meno piante per unità di superficie la fioritura è più copiosa per ogni singola pianta
L'INIZIO DEL CAMBIAMENTO??
Dopo essere stati messi sotto accusa per
creare problemi ai principali alleati dell’agricoltura, le api, i produttori di
granturco si organizzano per salvare questi preziosissimi insetti. Il progetto è
stato presentato oggi in anteprima nazionale da una delle maggiori azienda
sementiere nazionali, al 100 per cento italiana, controllata dai Consorzi
Agrari.
Si tratta di una iniziativa che prevede di fornire ai produttori insieme al seme di mais anche seme di Facelia della varietà “Facita” e di crucifere del mix denominato “Campo Dorato”, costituito da senape bianca, bruna e rafano, tutte piante mellifere, cioè adatte a nutrire le api e a produrre miele.
Sono piante che fioriscono alla fine di maggio e ai primi di giugno, in un periodo in cui la fioritura degli alberi da frutto è terminata, per cui le api fanno fatica a trovare abbondanza di fiori e nutrimento. Il progetto prevede di consegnare ai maiscoltori insieme con il seme per 10 ettari di terreno anche il seme per un ettaro di Facelia o di altra pianta mellifera. In pratica gli agricoltori investiranno il 10 per cento dei loro terreni per sostenere questo importantissimo insetto, fondamentale per la produzione agricola perché favorisce l’impollinazione e quindi la produzione di frutti. La Facelia è una pianta annuale che può raggiungere un metro di altezza, con un fiore che produce polline e nettare di altissima qualità e che attrae le api. Il miele che viene prodotto dal polline di questi fiori risulta molto gradevole al palato. Si sta anche studiando la produzione di seme di Facelia e di altre piante mellifere da utilizzare dopo la trebbiatura del grano, in modo che le api possano trovare nutrimento in abbondanza anche in estate avanzata, un fattore fondamentale per ridurre i rischi di attacchi da malattie che colpiscono le arnie.
Si tratta di una iniziativa che prevede di fornire ai produttori insieme al seme di mais anche seme di Facelia della varietà “Facita” e di crucifere del mix denominato “Campo Dorato”, costituito da senape bianca, bruna e rafano, tutte piante mellifere, cioè adatte a nutrire le api e a produrre miele.
Sono piante che fioriscono alla fine di maggio e ai primi di giugno, in un periodo in cui la fioritura degli alberi da frutto è terminata, per cui le api fanno fatica a trovare abbondanza di fiori e nutrimento. Il progetto prevede di consegnare ai maiscoltori insieme con il seme per 10 ettari di terreno anche il seme per un ettaro di Facelia o di altra pianta mellifera. In pratica gli agricoltori investiranno il 10 per cento dei loro terreni per sostenere questo importantissimo insetto, fondamentale per la produzione agricola perché favorisce l’impollinazione e quindi la produzione di frutti. La Facelia è una pianta annuale che può raggiungere un metro di altezza, con un fiore che produce polline e nettare di altissima qualità e che attrae le api. Il miele che viene prodotto dal polline di questi fiori risulta molto gradevole al palato. Si sta anche studiando la produzione di seme di Facelia e di altre piante mellifere da utilizzare dopo la trebbiatura del grano, in modo che le api possano trovare nutrimento in abbondanza anche in estate avanzata, un fattore fondamentale per ridurre i rischi di attacchi da malattie che colpiscono le arnie.