PERCHE' UN "BLOG"


Questo blog è un piccolo sito web, da noi gestito, in cui pubblicheremo più o meno periodicamente, come in una sorta di diario online, i nostri pensieri, opinioni, riflessioni, considerazioni ed altro.

Il solo scopo è di poter creare un ambiente all'interno del quale trovare indicazioni e prodotti che appartengono alle vecchie abitudini e usanze contadine.

E' un modo per riappropriarci delle nostre meravigliose campagne purtroppo sempre meno abitate e amate.

Grazie fin d'ora a tutti quelli che vorranno dedicare un pò del loro tempo al nostro blog.


lunedì 16 marzo 2015

"LA NUTRIZIONE ZUCCHERINA"


Cerchiamo di rispondere ad alcune domande frequenti rispetto all’importanza della nutrizione.
La nutrizione zuccherina delle api è sicuramente una delle più importanti operazioni svolte nella pratica apistica. Rispetto ad altri animali allevati, abbiamo un indiscutibile vantaggio dato dal fatto che le colonie non devono essere nutrite regolarmente. Ci sono delle occasioni, tuttavia, in cui la nutrizione è importante od addirittura essenziale; vediamo brevemente quali:
• Una primavera tardiva o cattive condizioni metereologiche che impediscono alle api di bottinare.
• Periodi di carestia di nettare o stagioni climatiche avverse che non consentono un’adeguata pastura per il mantenimento della colonia.
• Raccolta di sciami naturali, formazione di nuclei e pacchi d’api che necessitano di cibo per la formazione di nuovi favi e per l’allevamento della covata.
• L’allevamento delle regine.
• Scorte invernali insufficienti per permettere il superamento dell’inverno.
• Colonie utilizzate nel servizio d’impollinazione di specie non nettarifere, ad esempio actinidia.
• Sostituzione completa delle scorte invernali per profilassi.
• Stimolazione dell’allevamento della covata per far aumentare più velocemente la popolazione d’api adulte.
• Trasporto di pacchi d’api.
• Per aiutare la ripresa di colonie che hanno perso tutte le bottinatrici a causa di un avvelenamento.
Criteri generali e indicazioni di “buona tecnica”
Quando si decide di intervenire con una nutrizione ci sono degli indirizzi d’orientamento da prendere in considerazione:
Sebbene la nutrizione delle api sia una pratica importantissima nella gestione dell’azienda apistica deve, quando possibile, essere evitata. Il motivo? La nutrizione è costosa in termini di materia prima, ma soprattutto in termini di manodopera necessaria.
Se l’apicoltore è inesperto può  causare un saccheggio tra gli alveari. Sarà, sempre, opportuno prendere tutte le precauzioni del caso per evitare questo pericoloso e fastidioso fenomeno. Dobbiamo sempre tenere presente che la nutrizione cambia il comportamento delle api guardiane delle colonie che permettono a volte scambi tra le api di colonie diverse.
Se si fornisce alle api poco sciroppo per volta durante il giorno in periodo di carestia, le api lo assorbono velocemente e poi continueranno la ricerca nelle vicinanze dell’alveare. Questo può innescare un saccheggio ai danni dei nuclei. Un nutritore che rilascia lentamente lo sciroppo nell’arco di molte ore può  risolvere questo problema.
Non si deve mai scordare che l’odore di sciroppo tiepido può  attirare le api.
Le api devono essere in grado di nutrirsi senza rompere il glomere, di conseguenza, i nutritori devono essere tali da permettere alle api di giungere agevolmente al nutrimento anche con temperature fredde.
Dal punto di vista economico (in termini di manodopera) è meglio somministrare tutta la nutrizione necessaria in una sola volta.
Molte volte le colonie che hanno bisogno di nutrizione sono talmente indebolite, che se nutrite singolarmente rischiano di essere saccheggiate. Sarà opportuno somministrare lo sciroppo di sera per evitare guai. Molto spesso sarebbe preferibile non nutrire colonie indebolite se non dopo averle riunite.
La nutrizione somministrata per integrare le scorte invernali deve essere effettuata prima possibile per permettere alle api di asciugare ed opercolare lo sciroppo.
La nutrizione, se esasperata, pu  portare alla sciamatura quando lo spazio a disposizione per la covata viene a mancare.
Colonie molto forti possono essere usate per produrre favi di sciroppo opercolati da utilizzare in piccoli nuclei.